Puntualmente ad ogni crisi politica o finanziaria il nostro blog riceve un aumento delle visite e ovviamente aumentano anche le vendite della guida Conto in Svizzera. Possiamo infatti ormai vedere le visite al nostro sito per capire cosa succede in Italia. La recente crisi politica con la caduta del governo ha riportato in auge il tema dello spread e soprattutto della sicurezza dei risparmi. Pertanto molti italiani sono tornati a cercare soluzioni e il Conto in Svizzera è ovviamente un classico.
Ci sentiamo comunque di tranquillizzare quelli che ci hanno chiesto se è opportuno spostare il grosso dei risparmi. Per ora non ci sembra il caso di generare allarmismi eccessivi. Ma ci sono alcuni punti che ci sentiamo di evidenziare.
Abbiamo pubblicato il primo aggiornamento della guida “Conto in Svizzera”. Come di consueto, seguirà in primavera inoltrata un secondo aggiornamento delle guide fiscali. Altri aggiornamenti potranno essere effettuati in caso di novità importanti.
Avere un conto in Svizzera, ed in generale in altri paesi, comporta ovviamente trasferimenti di denaro dall’Italia all’estero e viceversa.
Prendendo spunto da un recente articolo apparso sulla stampa economica italiana a firma di un noto banchiere, sintetizziamo le sue conclusioni in quanto ci troviamo, dal nostro punto di vista extra italiano, pienamente d’accordo.
In alternativa all’apertura di un conto corrente in Svizzera, si può ricorrere ad un conto presso una banca straniera. Nella guida
Tra le varie banche svizzere presentate nella nostra guida, c’è Banca Cler, fino a poco tempo fa nota come banca Coop. Il cambio di denominazione, avvenuto a maggio 2017, è stato accompagnato da un riposizionamento sul mercato e da una deciso rinnovamento fondato su innovazione e digitalizzazione.
Abbiamo pubblicato il primo aggiornamento del 2018 della nostra