Nella guide fiscali allegate a Conto in Svizzera spieghiamo come dichiarare i conti e gli investimenti all’estero (non solo in Svizzera), in particolare la compilazione dei quadri RW (monitoraggio fiscale e Ivafe), RM (interessi e dividendi), RT (plusvalenze). Per chi ha solo il conto corrente indichiamo anche la possibilità di non dichiarare, rimanendo sotto le soglie di legge. Su queste soglie e su altri dettagli però in Internet si leggono molte informazioni sbagliate che possono portare a gravi errori. Per es. non è detto che rimanendo sotto la soglia dei 5.000 euro di giacenza media non si debba dichiarare il conto, va fatta infatti una valutazione complessiva.
Non parliamo poi di chi ha soldi su paypal (sede in Lussemburgo, quindi all’estero), investimenti presso società come Trade Repubblic, Revolut o DeGiro, o possiede Bitcoin (ricordo che con la nostra guida c’è anche la guida alla tassazione delle criptovalute). Si tratta sempre di capitali all’estero che vanno dichiarati. Per investimenti e cripto anche se si possiedono poche centinaia di euro.
Dalle bozze della nuova manovra finanziaria sembra spuntare anche un aumento delle tasse sui conti e gli investimenti all’estero. Lo stesso Corriere della Sera riporta di un aumento dell’Ivafe dallo 0,2% allo 0,4%. Un raddoppio quindi. Ma quanto c’è di vero e preciso?
Le vendite della nostra 
Abbiamo da poco pubblicato il primo aggiornamento 2020 della guida Conto in Svizzera. Dopo anni di immobilismo o di notizie negative (es. introduzione di commissioni per i cittadini esteri o maggiori vincoli all’apertura di conti da parte di non residenti), quest’anno abbiamo due grosse novità: una positiva e una negativa.