Siamo ormai agli sgoccioli di questo 2016 e l’occasione è quindi gradita per i tradizionali auguri di Buon Anno e di un prosperoso e sicuro 2017.
Come di consueto, anche quest’anno aggiorneremo la nostra guida sia con le novità bancarie e normative delle banche svizzere, sia con le novità fiscali italiane. Come già dovresti sapere, acquistando ora la guida Conto in Svizzera, usufruirai anche di questi aggiornamenti che verranno pubblicati nel corso del nuovo anno.
Anche il 2016 per la nostra guida è stato un successo. Migliaia di copie vendute e di lettori interessati. Ma non vogliamo parlare di questo. Bensì di progetti non avviati e occasioni mancate nel 2016 e di come non ripetere gli stessi errori.
Nei giorni scorsi Bloomberg, la più grande agenzia di stampa finanziaria al mondo, ha lanciato un allarme sul rischio-Italia sulla base della fuga di capitali in atto.
Il 22 agosto scorso è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale (n° 195) il decreto del ministro delle Finanze del 9 agosto 2016 che aggiorna la lista dei cosiddetti “Paesi White List”. La nuova lista comprende Svizzera, San Marino e Liechtenstein che, grazie allo scambio di informazioni mediante convenzioni per evitare le doppie imposizioni sul reddito, escono di fatto dalla lista dei Paesi Black List, ovvero dai cosiddetti paradisi fiscali.
Frequentemente ci è stato chiesto se per l’apertura di un conto corrente in franchi svizzeri in Svizzera convenga effettuare un bonifico in euro (e quindi poi cambiare valuta presso la banca svizzera) o direttamente in franchi svizzeri.
Di fronte alle varie crisi finanziarie e alla continua incertezza dell’economia italiana, molti investitori italiani negli ultimi anni si sono rivolti ai cosiddetti beni rifugio (oro, argento, diamanti etc.). La richiesta di questi beni quindi ha di fondo le stesse motivazioni dell’apertura di un conto corrente in Svizzera, vale a dire la sicurezza e la tutela dei propri risparmi.
Siamo ormai in tempi di dichiarazione fiscale. Da qualche giorno è possibile scaricare i modelli 730 e Unico precompilati dal sito dell’Agenzia delle Entrate. Per chi ha conti correnti e investimenti all’estero, si pone come al solito il problema di dichiarare nei quadri RW, RM, RT etc. i capitali detenuti fuori confine e i relativi redditi.
Quando si hanno conti correnti e investimenti finanziari all’estero, vengono spesso richieste informazioni sull’obbligo di denunciare i capitali detenuti fuori dal paese nella dichiarazione dei redditi, con specifico riguardo alla compilazione del quadro RW e al pagamento del relativo bollo (Ivafe).
In questo inizio 2016 oro, 