Fiduciarie svizzere, truffe e conti correnti

Recentemente Il Sole 24 Ore ha pubblicato una serie di interessanti articoli sul tema delle fiduciarie in Svizzera. E’ un argomento che tratto anche nella guida Conto in Svizzera e che (purtroppo) interessa anche molti italiani. Vediamo come e perché (e la motivazione di quel purtroppo).

L’inchiesta del Sole parte dalla situazione di centinaia di italiani che hanno affidato i loro patrimoni nelle mani sbagliate di fiduciari sia autorizzati che abusivi in Svizzera. Si fa l’esempio eclatante di Danilo Larini, un professionista ticinese arrestato nel 2015 che si presentava come fiduciario senza esserlo e che ha truffato diversi milioni ad investitori italiani (di cui 25 milioni di euro alla Fondazione Cassa di Risparmio di Civitavecchia).

Ma non è il solo caso. Da una stima, sicuramente al ribasso, dello stesso quotidiano economico italiano, negli ultimi sette anni sarebbero almeno 110 i milioni truffati da veri o presunti fiduciari, anche a cittadini italiani. E si sta parlando solo dei casi venuti alla luce.

Sono centinaia i cittadini italiani incappati in veri o presunti fiduciari che si sono appropriati dei loro soldi. Alcuni denunciano, altri (visto magari la provenienza di tale denaro) rinunciano e si rassegnano alla perdita.

I fiduciari iscritti al registro ticinese sono circa 1.500 suddivisi in quattro categorie: fiduciario commercialista (che si occupa di contabilità, revisione, consulenza fiscale), fiduciario immobiliare (per amministrazione e mediazione di immobili e società immobiliari), fiduciario finanziario (per consulenza finanziaria e gestione patrimoniale) e,fiduciario finanziario limitatamente alle operazioni di solo cambiovalute. Circa un quinto dei fiduciari sono italiani.

fiduciarie svizzere

Il trend delle iscrizioni all’Albo dei fiduciari finanziari è in crescita negli ultimi anni. E parallelamente aumentano anche i rischi nella scelta della persona di fiducia. Una scelta che si complica ulteriormente se si considera che accanto ai regolari c’è un numero indefinito di persone che esercitano abusivamente la professione.

 

Come evitare le truffe

In troppi cadono in trappola perché si fidano troppo e non rispettano le regole minime di prudenza.

Occorre anzitutto verificare l’iscrizione all’albo dei fiduciari e in secondo luogo accertarsi che il professionista abbia l’abilitazione ai sensi della legge federale contro il riciclaggio di denaro. Si deve pretendere il contratto scritto (sembra ovvio, ma la realtà sorprende), ovvero un mandato di gestione che definisca chiaramente i limiti entro i quali il gestore può agire. Evitare poi la firma di procure o deleghe in bianco e l’utilizzo di cassette di sicurezza al di fuori del sistema bancario, conferire solo il potere di gestione del denaro e non quello di prelievo, non fidarsi di ciò che sembra troppo bello o di rendimenti eccessivi, insistere per avere le rendicontazioni bancarie.

Sembra strano ma molti risparmiatori si sono resi conto della truffa solo quando hanno richiesto la regolarizzazione con la voluntary disclosure. Fino ad allora, per anni, si erano ciecamente fidati delle informazioni del fiduciario senza verifiche in banca.

Occorre quindi prestare attenzione e vista l’entità del fenomeno, non a caso al tema dei fiduciari abbiamo dedicato un piccolo capitolo anche nella nostra guida, consigliando di evitarli. Anche quando non si tratta di truffe, i costi dei loro servizi non sono giustificati. Se vuoi avere la sicurezza di un conto in Svizzera, la nostra guida ti offre già tutte le risposte.

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