Tassazione Bitcoin – dal 2018 in RW e plusvalenze da dichiarare in RT

quotazione bitcoin 2018Anche se non segui i mercati finanziari, difficile tu non abbia sentito parlare dei bitcoin, una sorta di valuta virtuale (definita criptovaluta per le modalità sicure/cifrate con cui viene prodotta) che ha avuto crescite vertiginose nel 2017, tanto da attirare il costante interesse dei media e di tanti investitori. Ed il boom di questi strumenti ha catturato ovviamente l’attenzione dei politici e soprattutto dell’Agenzia delle Entrate.

Normale quindi che alcuni lettori ci abbiano chiesto notizie in merito alla tassazione delle transazioni in bitcoin e in altre cripto valute. Si pagano le tasse sui Bitcoin? E sulle altre criptovalute? Bisogna inserirli nella Dichiarazione dei Redditi?

Tanta confusione sulle tasse delle criptovalute

Si tasse bitcointratta di un tema controverso, significativo della confusione burocratica in Italia. Mentre in Svizzera oggi è ben chiaro come trattare fiscalmente i Bitcoin e le altre criptovalute, in Italia mancano le norme ma si sono susseguiti una serie di interventi dell’Agenzia delle Entrate che aprono ogni volta nuovi dubbi. A molti questa situazione ha ricordato ciò che accadde pochi anni fa con il Forex. Anche in quel caso eravamo di fronte all’esplosione di un nuovo mercato e l’Agenzia delle Entrate ci mise del tempo a dettare i paletti fiscali, con passaggi intermedi che crearono confusione (per es. inizialmente le minusvalenze sul Forex non erano deducibili, e guarda caso questa situazione si paventa anche ora con le criptovalute).

Proprio pochi giorni fa l’ultimo parere dell’AdE stabilisce in maniera (abbastanza chiara) l’obbligo di dichiarare i bitcoin utilizzando il modulo RW del modello Redditi PF. Novità anche sulla tassazione delle eventuali plusvalenze conseguite vendendo le criptovalute. Ma andiamo con ordine …

Bitcoin tassata come valuta estera

L’agenzia delle Entrate ha affrontato per la prima volta l’argomento con la Risoluzione 72/E del 2016 che  equipara le criptovalute alla moneta estera e fissa dei paletti per quanto riguarda la fiscalizzazione. I lettori della nostra guida sanno bene ciò che comporta questa decisione, le criptovalute in pratica vanno trattate come i franchi svizzeri e quindi le plusvalenze sono soggette a tassazione e dichiarazione in RT in base a precisi termini.

Dichiarazione fiscale in RW

Ma la vera novità, molto più chiara (anche se lascia aperti vari dubbi) è l’interpello n. 956-39/2018 di pochi giorni fa con cui le Entrate hanno ribadito che le criptovalute “devono essere oggetto di comunicazione attraverso il quadro RW”. Bitcoin, Ethereum, Litecoin, Ripple e le altre  criptovalute, vanno quindi monitorati nel quadro RW del modello Redditi PF 2018. Questa l’importante novità.

Ai fini Ivafe, in senso opposto invece l’Agenzia precisa che le criptovalute non sono soggette a tassazione in quanto l’imposta si applica esclusivamente ai depositi e conti correnti di natura “bancaria”.

La risposta all’interpello n. 956-39/2018, afferma infine che alle persone fisiche “private” che detengono criptovalute si applicano, ai fini della tassazione reddituale, le regole riguardanti le valute estere. Si conferma così il breve passaggio della risoluzione 72/E/2016 delle Entrate. In pratica le plusvalenze da criptovalute vanno dichiarate nel quadro RT e tassate al 26{cfaa4a40fd1a60bc21675abdbe42038c1fd85cb1b875307fe9a29967d6ec50ce} se superano le soglie previste per la tassazione delle valute estere (vedi il capitolo dedicato nella nostra guida). Mentre le minusvalenze non sono deducibili (la medesima soluzione inizialmente adottata per il Forex).

Alcuni dubbi

Dato questo quadro, il documento lascia potenzialmente aperte alcune domande. Per esempio, l’obbligo di RW sussiste a prescindere dal realizzo di un reddito imponibile nel periodo d’imposta? Si applica la soglia di 15 mila euro prevista per depositi e conti correnti bancari? Vale anche per i bitcoin di cui si ha la chiave privata e per quelli detenuti in wallet italiani? Quando si devono dichiarare le plusvalenze e quando si pagano le imposte sostitutive? Anche per le criptovalute si utilizza il metodo del Lifo o altri criteri (es. costo medio)?

Le nostre guide fiscali sono in fase di rilascio. Entro il mese di aprile pubblicheremo gli aggiornamenti delle guide “Dichiarazione fiscale conto estero” e “Guida Ivafe”. Nella prima guida troverai anche tutti i dettagli sulla tassazione dei bitcoin e delle criptovalute, con le risposte a queste e altre domande.

Sarai informato sul blog e via mail (se iscritto) della pubblicazione. Puoi acquistare la guida fin da ora, riceverai l’aggiornamento non appena uscito.

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2 commenti su “Tassazione Bitcoin – dal 2018 in RW e plusvalenze da dichiarare in RT”

  1. Buongiorno,se il conto è un lascito da un parente svizzero,quante tasse vanno pagate se si lascia il conto in svizzera?
    Grazie.

    • Le tasse sono simili a quelle italiana. L’Ivafe (bollo) sul saldo del conto e eventuale imposta sugli interessi percepiti. Va poi a prescindere dichiarato il conto in RW. Nelle guide fiscali trova tutti i dettagli, inclusa una miniguida sulla successione in Svizzera.

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