Conto in Svizzera 2014 novità fiscali e bancarie

conto in svizzera 2014Abbiamo pubblicato la Guida Conto in Svizzera aggiornata al 2014. In realtà questo sarà il primo aggiornamento, ne seguirà sicuramente un altro nel corso dell’anno.

La novità principale riguarda ovviamente le norme fiscali introdotte nel corso del 2013. Un paio di circolari dell’Agenzia delle Entrate hanno chiarito diversi punti della nuova normativa.  Occorrerà attendere però la bozza del nuovo riquadro RW del modulo UNICO per conoscere come compilare in dettaglio la dichiarazione (sarà questo appunto il tema del secondo aggiornamento annuale).

 

Come dichiarare conti e capitali all’estero nel 2014

Vediamo quindi da subito le principali novità fiscali:

  1. Obbligo di dichiarare i soli saldi delle attività finanziarie all’estero
  2. Conseguente eliminazione delle Sezioni I e III del quadro RW riguardanti i trasferimenti da e per l’estero
  3. Eliminazione del limite minimo di importo (10.000 euro): in pratica ora si deve dichiarare sempre, qualsiasi sia il controvalore dell’attività all’estero e per qualsiasi durata sia stata detenuta
  4. Estensione dell’obbligo dichiarativo anche al titolare effettivo delle attività all’estero (esempio: titolare di società o trust con beni all’estero)
  5. Revisione del sistema sanzionatorio
  6. Armonizzazione con l’Ivafe e l’Ivie: i criteri e i riquadri per dichiarare i capitali all’estero coincidono con quelli dell’Ivafe (il bollo sulle attività finanziarie)
  7. Introduzione di un’imposta sostitutiva obbligatoria del 20{cfaa4a40fd1a60bc21675abdbe42038c1fd85cb1b875307fe9a29967d6ec50ce} per i redditi derivanti da investimenti esteri percepiti tramite intermediari finanziari italiani

Le nuove disposizioni fiscali si rendono applicabili a decorrere dalla dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta 2013 (quindi la dichiarazione che si compila dal 2014).

Nella Guida troverete già approfondimenti su ognuno di questi punti, in attesa appunto di fornire anche esempi sulla compilazione del riquadro RW. Non cambia nulla invece per la parte relativa ai redditi derivanti da attività estere, salvo il punto 7, su cui forniamo una spiegazione per eliminare i numerosi dubbi che abbiamo letto sui vari forum e blog (come sempre ti invitiamo a diffidare da quel che leggi in giro sui forum visto che i rischi poi sono tuoi).

La parte fiscale è ovviamente indispensabile anche per chi ha capitali all’estero in paesi diversi dalla Svizzera, o per esempio opera con intermediari esteri (caso tipico i forex broker stranieri molto utilizzati dagli italiani ma che di fatto comportano l’avere un conto all’estero).

 

Altri aggiornamenti

Come di consueto è stata rivista la parte relativa alle banche con l’aggiornamento di prodotti e condizioni. Inoltre, grazie all’aiuto di un paio di lettori che ci hanno supportato (e che ringraziamo), abbiamo testato una modalità di apertura online di un nuovo conto che sarà gradita ai numerosi clienti Post Finance, ma in generale anche a tutti coloro che sono alla ricerca di un conto in Svizzera senza spese.

Scriviamo guida ma dovremmo scrivere al plurale, infatti la guida si compone ora di:

  • Conto in Svizzera – 85 pagine che descrivono come e dove aprire un conto corrente in Svizzera
  • Conto in Svizzera – 38 pagine su come dichiarare i capitali e i redditi all’estero (e manca ancora la parte degli esempi di compilazione del modulo RW che saranno forniti con il prossimo aggiornamento)
  • Guida Ivafe – 13 pagine sul bollo delle attività finanziarie estere
  • Modulo per la dichiarazione alla dogana
  • Modulo 95 per il recupero della tassazione svizzera
  • Guida alla Successione in Svizzera – cosa fare in caso di eredità di un conto in Svizzera o all’estero

 

Se hai già acquistato la guida ti è stata inviata una mail con le indicazioni su come scaricarla e le istruzioni per recuperare le credenziali di accesso eventualmente perse. In caso di problemi contattaci.

Se invece non hai ancora acquistato la Guida questo è il momento giusto per farlo. Oltre al secondo aggiornamento 2014 avrai diritto anche all’aggiornamento 2015 (solo se acquisti entro il 18 marzo). E non solo: per l’occasione abbiamo rilanciato il prezzo di lancio per tutti, valido per le consuete 24 ore. Non ti resta che acquistare e leggere la Guida Dichiarazione Fiscale Capitali all’Estero

Vuoi scaricare la guida gratuita con gli errori tipici che molti italiani commettono quanto dichiarano i loro capitali all’estero? 

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6 commenti su “Conto in Svizzera 2014 novità fiscali e bancarie”

    • L’apertura deve essere allo sportello, quindi non è possibile utilizzare Paypal. Se sia poi possibile per i successivi versamenti dipende più da Paypal, in ogni caso consigliamo di fare transitare i soldi dal conto italiano e poi a quello svizzero. Il movimento da Paypal è difficile da giustificare al fisco italiano.

  1. lavoro per una compagnia americana on-line,hanno un metodo di pagamento I-PAYOUT ,dopo aver aperto il mio conto in svizzera,ho la possibilità di far bonificare i sodi direttamente su quel conto o eventualmente su una carta legata al conto corrente bancario?
    questa carta,mi permetterà di prelevare in italia?
    grazie

    • Non conosco i-payout. Il problema è se questo sistema di pagamento permetta bonifici verso conti correnti. Se sì, che siano in Italia o in Svizzera è indifferente.
      I conti svizzeri possono avere abbinati carte di debito o di credito con i quali è possibile prelevare dall’Italia. Nella guida sono illustrati i principali.

  2. Cari Richard e Marco,
    Ho acquistato la vostra guida lo scorso 25/5/2014 anche se non ho ancora avuto modo di scaricarla. In realtà ci ho provato subito ma ero collegato dal mio iPad e non mi è stato possibile per una qualche incompatibilità del browser ad riceverla…
    In ogni caso lo farò a breve da Pc (spero che anche dopo un così lungo periodo le credenziali di accesso non siano scadute o abbiano altri problemi…nel caso vi ricontatterò). Le domande/chiarimenti che volevo porre in realtà riguardano una delle vostre ultime risposte dove menzionare i broker forex esteri, equiparandoli a “conti correnti” esteri. Ho riscontro da amici, come me ma da più lungo tempo impegnati nell’attività di forex, che i “conti” e i relativi P/L su gli stessi, debbano essere indicati come “attività estere di natura finanziaria” o – per l’esattezza – come “contratti derivati e altri rapporti finanziari stipulati al di fuori del territorio dello Stato”.
    D.1) Che variazioni porta, in termini di regime fiscale, questa differenziazione?
    D.2) E’ vero che i redditi da forex non sono cumulabili con altri redditi ( es. d’impresa o da reddito dipendente)?
    D.3) avendo versato (per aprire il conto forex) nel maggio 2013 meno di 2000€, dovrei indicarli (oltre evidentemente hai profitti/perdite generati) nella dichiarazione 2014/redditi 2013 a fronte delle nuove norme che non indicano più il valore minimo di €10.000 come valore base da dichiarare, oppure la regola varrà solo per gli eventuali nuovi importi versati nel 2014 e quindi imputabili alla dichiarazione 2015/redditi 2014?
    Spero di essere stato preciso….
    Grazie in anticipo per le vostre graditissima risposte.
    A presto.

    • Buonasera Fabio, penso che sul tema Forex si sia generato un equivoco sul senso della nostra frase.
      In ogni caso le ho risposto in dettaglio via email.
      Ricordo che forniamo consulenza personale solo ai clienti, grazie.

      Marco

      ps. le credenziali non sono scadute, avrà accesso anche agli aggiornamenti 2015

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