Perché ai tempi dei dazi ha senso aprire un conto in Svizzera: protezione, neutralità e stabilità

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dazi e sicurezza risparmiIn un contesto geopolitico sempre più incerto, con guerre ai confini dell’Europa, tensioni commerciali tra grandi blocchi economici, crescita dei dazi e un riarmo generalizzato, tutelare il proprio patrimonio non è solo una scelta prudente, ma una necessità. In questo scenario complesso e instabile, aprire un conto in Svizzera rappresenta ancora oggi una delle soluzioni più efficaci per chi cerca sicurezza, riservatezza e diversificazione internazionale.

Scrivo questo articolo anche a seguito di varie domande ricevute dai lettori. Alcuni ci chiedono sei sia tempo di trasferire i soldi in Svizzera o comunque toglierli dai conti italiani. La mia risposta è di non farsi prender dal panico e agire con razionalità. Al momento non ci sono i presupposti per spostare i capitali in Svizzera nel timore che i propri risparmi subiscano qualche forma di trattenuta (anche l’ipotizzato piano di riarmo europeo sfruttando i risparmi sui conti correnti europei non deve per ora spaventare). Quel che invece consiglio, come sempre fatto, è di preparsi per esser pronto all’evenienza, aprendo subito un conto in Svizzera. Se hai già un conto, potrai spostar i tuoi capitali velocemente. Se invece non lo hai, dovrai correre e rischiare in caso di problemi.

In questo articolo spiego soprattutto perché la nuova situazione geopolitica (in realtà in atto da anni) non ti deve spaventare ma ti deve spingere a aprire il conto in Svizzera.

 

Neutralità e stabilità: le carte vincenti della Svizzera

La Svizzera è uno dei pochissimi paesi al mondo a vantare una neutralità politica e militare storicamente consolidata. Non è membro dell’Unione Europea, né della NATO, e ha saputo mantenere una posizione equidistante rispetto ai grandi conflitti globali. Questo le ha permesso di offrire ai risparmiatori un sistema bancario che non solo è stabile, ma anche protetto da logiche sovranazionali.

A ciò si aggiunge una moneta forte e stabile come il franco svizzero (CHF), spesso considerato un bene rifugio in periodi di turbolenza. Anche la Banca Nazionale Svizzera mantiene una politica monetaria indipendente e orientata alla protezione del potere d’acquisto, a differenza delle spinte inflazionistiche che colpiscono molte economie dell’Eurozona.

Protezione da rischi sistemici e politiche fiscali aggressive

Negli ultimi anni, molte giurisdizioni europee hanno aumentato la pressione fiscale e introdotto misure straordinarie sui capitali, spesso giustificate da crisi emergenziali. Il rischio di prelievi forzosi, patrimoniali o restrizioni alla movimentazione del denaro non è più solo un’ipotesi accademica.

In questo contesto, diversificare la propria esposizione bancaria aprendo un conto in Svizzera è una mossa difensiva, che permette di:

  • Mantenere parte del proprio patrimonio al di fuori del proprio paese di residenza;
  • Accedere a servizi bancari altamente personalizzati, anche in valuta estera;
  • Proteggere la riservatezza e il diritto alla proprietà privata, secondo le leggi svizzere.

 

Conto in valuta o in metalli preziosi? Oggi si può scegliere

Oltre ai tradizionali conti in CHF, EUR o USD, molte banche svizzere oggi offrono anche conti in metalli preziosi (oro, argento, platino, palladio). In tempi di inflazione elevata e guerre in corso, detenere oro fisico o “cartaceo” in un caveau svizzero diventa una scelta strategica per chi vuole conservare valore reale nel lungo termine.

I conti metalli, ad esempio, consentono di acquistare oro senza gestione fisica da parte del cliente, evitando IVA, costi di trasporto e problemi logistici. Alcune banche permettono addirittura il ritiro fisico del metallo in caso di necessità. In realtà non consigliamo i conti metallo come prima opzione, ma al massimo come opzione secondaria dove lasciare al massimo il 5-10% del capitale. Nella nuova guida Conto in Svizzera 2025 affrontiamo il tema di questi prodotti (e ti ricordo la guida omaggio Tassazione Oro Fisico che ti spiega le implicazioni fiscali).

 

Accessibilità e trasparenza: non è più un lusso per pochi

Contrariamente a quanto si pensa, aprire un conto in Svizzera oggi non è più un’operazione per soli milionari. Molte banche accettano clienti retail con patrimoni a partire da qualche decina di migliaia di euro. Alcune offrono piattaforme online, conti multivaluta, carte di pagamento internazionali, gestione patrimoniale e consulenza.

Inoltre, la trasparenza fiscale è aumentata: la Svizzera ha aderito agli standard OCSE per lo scambio automatico di informazioni (CRS), il che significa che la detenzione di un conto svizzero oggi non è illegale, purché dichiarato. Ma resta una misura estremamente efficace per proteggersi da rischi sistemici, svalutazioni e crisi locali.

Nella guida Conto in Svizzera 2025 troverai molte opzioni divise in 4-5 categorie, con anche conti a zero spese sottoscribili online (senza dover quindi andar oltreconfine).

In un mondo dove i confini tra economia e geopolitica sono sempre più sfumati, e dove i rischi si moltiplicano in modo imprevedibile, avere un piano B patrimoniale non è solo buon senso: è sopravvivenza finanziaria. Aprire un conto in Svizzera oggi significa fare una scelta proattiva e intelligente, per proteggere il presente e il futuro del proprio capitale.

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