Negli ultimi mesi l’euro, a fronte delle manovre di politica monetaria della Banca Centrale Europea (il cosiddetto Quantitative Easing) si è svalutato nei confronti di tutte le principali valute estere. Per chi ha un conto corrente in dollari, franchi svizzeri o altra valuta estera (che siano in Italia, Svizzera o altro paese estero) si pone il problema di se e come dichiarare fiscalmente i guadagni sul cambio.
La normativa sul punto infatti è particolarmente complessa e non lineare come ci si attenderebbe, occorre quindi fare attenzione alla situazione globale dei conti e depositi detenuti in valuta, indipendentemente dall’intermediario finanziario e dallo Stato in cui sono detenuti.
Rivalutazione franco svizzero e dollaro
A gennaio 2015 la Banca centrale Svizzera (Snb) ha sganciato il franco svizzero dall’euro. Il cambio EUR-CHF, rimasto a lungo bloccato intorno a 1,20, è sceso velocemente sotto la parità (0,98). L’euro si è poi un po’ ripreso e oggi naviga intorno a un cambio di 1,05 , livello probabilmente sostenuto dalla stessa banca centrale Svizzera.
Chi aveva conti o depositi in franchi svizzeri ha quindi di fatto conseguito una plusvalenza importante, benché ancora virtuale. Per questo motivo ci sono arrivate numerose domande in merito al trattamento fiscale di questo guadagno.
Il medesimo problema si pone per chi ha un conto in dollari americani (ma in realtà, vista la svalutazione globale dell’euro, si pone per quasi tutte le valute estere). Come si vede dal grafico l’andamento del cambio Eur-Usd ha seguito un trend costante di riduzione, passando da 1,25 di inizio anno a 1,05 di marzo.
Cosa mettere nella dichiarazione fiscale?
Occorre dichiarare questi guadagni sul cambio? E se sì, quando e come? Queste le domande che ci sono arrivate. E’ evidente che, nei casi riportati in precedenza, si tratterebbe comunque di redditi conseguiti quest’anno, quindi da inserire nella dichiarazione 2015 che verrà compilata l’anno prossimo. E’ comunque importante già sapere come comportarsi, oltre al fatto che anche nel 2014, per esempio chi aveva un conto corrente in dollari, ha beneficiato di guadagni sul cambio.
Chiariamo subito il fatto che il capital gain (la plusvalenza) su depositi o conti correnti in valuta costituisce reddito da assoggettare all’imposta sostitutiva del 26% fino al 30 giugno 2014). Ma solo a precise condizioni che non sono semplici da calcolare, soprattutto per chi ha più conti e depositi.
Visto l’importanza che riveste per molte persone con un conto corrente all’estero (ma il problema si pone anche per chi ha un conto in valuta anche presso una banca italiana), nel prossimo aggiornamento della “Guida Conto in Svizzera – Dichiarazione Fiscale”, inseriremo un paragrafo a parte dedicato al tema.
Potrai sapere in dettaglio e senza possibilità di errore:
- quando occorre dichiarare i guadagni conseguiti sul cambio
- come calcolare il reddito imponibile da assoggettare a tassazione
- esempi di calcolo
- quali sono gli errori tipici commessi dagli italiani nello stabilire se devono dichiarare o meno e nel calcolo di quanto dovuto
- dove e come inserire i redditi nella dichiarazione fiscale (modello Unico)
- come trattare le minusvalenze sul cambio
Il secondo aggiornamento 2015 comprenderà quindi anche un approfondimento su questa tematica, oltre ad altre novità fiscali.
Acquistando ora potrai avere la Guida versione 2015, con tutti gli aggiornamenti che pubblicheremo, bloccando da subito il prezzo:
- Guida Conto in Svizzera (29 euro) che contiene le istruzioni dettagliate per aprire un conto in Svizzera, le proposte delle migliori e più sicure banche svizzere, le modalità per dichiarare al Fisco capitali e investimenti all’estero (ricordo che la parte fiscale vale non solo per i conti in Svizzera, ma per i conti e capitali all’estero in generale).
- acquistare la Guida alla Voluntary Disclosure (29 euro) con tutti i dettagli sulla procedura per regolarizzare capitali detenuti all’estero non dichiarati
- acquistare entrambe le guide a 38 euro
ps. per pagamenti con bonifico scrivici a info@contoinsvizzera.com