Banche Private Svizzere: Un Conto in Crescita nel 2024? Guida per i Risparmiatori Italiani

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siti banche svizzereNel dinamico panorama finanziario globale, le banche private svizzere continuano a rappresentare un punto di riferimento per la gestione patrimoniale. Il 2024 si è rivelato un anno eccezionalmente favorevole, con mercati azionari in forte crescita – l’indice MSCI World ha registrato un rendimento del 24,81%. Queste condizioni avrebbero dovuto innescare una vera e propria esplosione di risultati positivi per le istituzioni elvetiche. Ma come si sono comportate le principali banche svizzere? Analizziamo i dati chiave per chi desidera aprire un conto in Svizzera o affidarsi al private banking svizzero.

Le istituzioni di maggiore dimensione, ciascuna con oltre 100 miliardi di franchi in gestione, includono attori quotati in borsa come UBS, Julius Bär, EFG International e Vontobel, affiancate da realtà private di spicco come Pictet, Lombard Odier e Union Bancaire Privée (UBP).

Patrimoni in Gestione (Assets Under Management – AuM): Il Cuore della Banca Privata

Il successo di una banca privata si misura in gran parte dai patrimoni in gestione, che determinano il potenziale di generare ricavi. Ecco come si sono posizionate le principali banche nel 2024 per crescita percentuale dell’AuM:

  • Julius Bär: ha visto il suo AuM aumentare da 427,4 a 497,4 miliardi di franchi, con una crescita impressionante del +16,4%.
  • EFG International: ha registrato un’espansione del patrimonio di 23,3 miliardi di franchi, raggiungendo i 165,5 miliardi, anch’essa con un +16,4%.
  • Pictet: incremento del 14% dell’AuM, arrivando a ben 724 miliardi di franchi.
  • Vontobel: l’AuM della clientela privata è salito a 111 miliardi di franchi, con un +12%.
  • Lombard Odier: ha segnato un aumento del 12,0%, raggiungendo un totale di 215 miliardi di franchi.
  • UBP: crescita del 10,1% dell’AuM, per un totale di 154,4 miliardi di franchi.
  • UBS: nella divisione Global Wealth Management, gli attivi investiti sono cresciuti del +6,6% in dollari, ma se convertiti in franchi svizzeri, l’aumento per gli AuM totali è stato del +15%.

Nuovi Afflussi Netti (Net New Money): Il Segnale della Competitività

Un indicatore cruciale della capacità di una banca di attrarre nuova clientela sono i nuovi afflussi netti (NNM), la differenza tra capitali in entrata e in uscita. Questa metrica è fondamentale per valutare la competitività di una banca e può essere particolarmente rilevante per chi cerca conti bancari svizzeri per nuovi investimenti.

Ecco le performance principali:

  • EFG International: si è distinta come leader, con 10,1 miliardi di franchi di nuovi afflussi netti, pari a un notevole +7,1% rispetto al patrimonio in gestione di fine 2023.
  • Vontobel: ha raccolto 4,6 miliardi di franchi di NNM nella clientela privata, un +4,7% sull’AuM di fine 2023.
  • Julius Bär: ha registrato 14,2 miliardi di franchi di nuovi afflussi netti, corrispondenti a un +3,3%.
  • UBS: la divisione Global Wealth Management ha visto 96,7 miliardi di dollari di “nuovi attivi netti”, un +2,5% del patrimonio di fine 2023, sfiorando l’obiettivo di 100 miliardi.
  • Pictet: ha registrato 11 miliardi di franchi in nuovi afflussi netti, un +1,7%.
  • UBP: 1,7 miliardi di franchi di nuovi afflussi netti, pari a un +1,1%.
  • Lombard Odier: ha dichiarato afflussi netti “positivi”, senza però fornire dettagli specifici.

Costi, Ricavi e Utili: La Salute del Business

Per comprendere la redditività, è essenziale considerare il rapporto costi/ricavi. Un rapporto più basso indica una maggiore efficienza operativa.

  • UBP: eccelle con il rapporto più basso, pari al 67,7%.
  • Julius Bär: si attesta al 70,9%.
  • EFG International: 72,1%.
  • Vontobel: per l’intera banca, il rapporto è stato del 74,7%.
  • Pictet: nel 2023 era al 77% (dato 2024 non ancora disponibile).
  • UBS: il suo private banking ha il secondo rapporto più alto tra le banche analizzate, al 79,5%.
  • Lombard Odier: il rapporto più alto tra quelle analizzate, pari all’83%.

In termini di utile operativo (ante imposte), che è l’obiettivo finale di ogni attività bancaria, ecco le performance:

  • Vontobel: utile ante imposte dell’intera banca di 266,1 milioni di franchi, con un impressionante +34% rispetto all’anno precedente.
  • Pictet: utile in crescita del 15,0% a 665 milioni di franchi.
  • UBP: utile in aumento del 15% a 257,4 milioni di franchi.
  • UBS (PWM): utile ante imposte in crescita del +13,9% a 3,94 miliardi di dollari.
  • Julius Bär: utile netto ante imposte di 1,050 miliardi di franchi, un +11%.
  • EFG International: utile di 321,6 milioni di franchi, con un +6,1%.
  • Lombard Odier: utile di 179 milioni di franchi, in calo del 19% rispetto all’anno precedente, attribuito a un calo del reddito netto da interessi e costi eccezionali per il trasferimento nella nuova sede.

Le Performance delle Singole Banche: Chi Brillato e Perché

EFG International: definita il “giovane outsider” tra le grandi banche svizzere, EFG spicca per la sua leadership negli afflussi netti, con un impressionante 7,1% rispetto ai suoi asset in gestione. La sua strategia di crescita, sostenuta dal duo CEO Giorgio Pradelli e Boris Collardi, sembra funzionare eccezionalmente bene, portando a un profitto record. La banca ha dimostrato un’abilità notevole nell’attrarre talenti di alto livello nel private banking, capitalizzando anche le opportunità post-Credit Suisse. La sua forte crescita in Asia, in particolare, sta avvenendo anche a scapito di UBS.

Julius Bär: dopo un periodo turbolento, i “Bears” sono tornati, con un aumento dell’11% dell’utile e 14,2 miliardi di franchi di nuovi afflussi netti, dimostrando grande dinamismo. Nonostante un iniziale calo in borsa, i risultati del 2024 sembrano fornire una solida base per la crescita sotto la guida del nuovo CEO Stefan Bollinger.

Pictet: la banca ginevrina si distingue per la sua “aura quasi aristocratica” e il suo modello di private banking estremamente puro. Con 724 miliardi di franchi in gestione, Pictet è una delle maggiori, registrando un utile in crescita del 15%. Sebbene la raccolta netta sia stata “relativamente modesta” rispetto alle sue dimensioni, con 11 miliardi di franchi di nuovi afflussi netti, si posiziona comunque dietro a UBS e Julius Bär.

UBP: la seconda banca più piccola tra quelle analizzate per AuM (154,4 miliardi di franchi), ma il suo utile annuale di 257,4 milioni di franchi è “davvero impressionante”. Il CEO Guy de Picciotto guida un’istituzione che vanta il più basso rapporto costi/ricavi (67,7%), confermandosi una “macchina ben oliata e altamente redditizia”, pur mantenendo un profilo discreto. Nel 2024 ha acquisito parte della divisione di private banking di Société Générale.

Vontobel: ha superato i 100 miliardi di franchi di AuM nel private banking, presentando numeri incoraggianti con 4,6 miliardi di franchi di nuovi afflussi netti e un utile di gruppo solido. Il rapporto costi/ricavi è migliorato, anche se rimane al di sopra dell’obiettivo a medio termine. È importante notare che Vontobel non è un “pure player” nel private banking, gestendo anche un’attività istituzionale di dimensioni comparabili.

UBS: il gigante del private banking svizzero, con l’ambizione di competere globalmente. Ha sfiorato l’obiettivo di 100 miliardi di dollari in nuovi afflussi netti, raggiungendo 96,7 miliardi. Tuttavia, ha registrato deflussi nel segmento PWM asiatico, un mercato in cui altre banche stanno crescendo. La sfida principale per UBS rimane la riduzione dei costi dopo la fusione con Credit Suisse, con un rapporto costi/ricavi del 79,5%.

Lombard Odier: ha registrato un utile in calo del 19% nonostante il contesto favorevole. Nonostante un’aggressiva strategia di assunzioni nel 2023, non ci sono ancora segnali concreti che questa espansione abbia dato i suoi frutti in termini di clientela, pur avendo avuto un “anno record in termini di asset under management” nella divisione private client e “uno degli anni più forti in termini di nuovi afflussi di clientela”.

Considerazioni per i Risparmiatori Italiani

I dati sopra riportati mostrano che il settore bancario privato svizzero è robusto e in crescita, con diverse istituzioni che offrono performance eccellenti. È importante considerare che i dati non sono sempre direttamente comparabili, a causa delle diverse strutture aziendali e aree di business.

Se state pensando di aprire un conto in Svizzera o di affidare la vostra gestione patrimoniale a un istituto elvetico, l’analisi delle performance di AuM, nuovi afflussi netti e redditività è fondamentale. Le migliori banche svizzere per voi dipenderanno dalle vostre esigenze specifiche: che si tratti di un partner discreto ed efficiente come UBP, di un dinamico attore in crescita come EFG International o Julius Bär, o di un colosso globale come UBS. La Svizzera continua a offrire opzioni solide e competitive per la gestione del patrimonio.  Quelle citate nell’articolo sono solo alcune delle banche svizzere indicate nella nostra guida Conto in Svizzera dove potrai trovare descrizione di servizi e prodotti, affidabilità e modalità di apertura conto (online o no).

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