Segreti svizzeri: un’immersione nel mondo dei conti bancari elvetici

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segreti svizzeriOggi non ti parliamo della nostra guida Conto in Svizzera dove potrai trovare tutto quanto ti serve per aprire un conto oltrefrontiera con confronto delle varie proposte, ma di un altro libro in qualche modo collegato al tema.

Il libro “Segreti svizzeri” di Hannes Munzinger, Frederik Obermaier e Bastian Obermayer, è un’inchiesta giornalistica che scava nel cuore del sistema bancario svizzero, svelando retroscena di corruzione, evasione fiscale e riciclaggio di denaro. Attraverso l’analisi di migliaia di dati bancari del Credit Suisse, gli autori portano alla luce una rete di conti intestati a personaggi di spicco provenienti da ogni angolo del mondo: dittatori, capi di servizi segreti, re, cardinali e “semplici” super-ricchi. Tutti accomunati da un obiettivo: nascondere ingenti somme di denaro, spesso appartenenti alla collettività, in uno dei paradisi fiscali più famosi del mondo.

Il libro parte da una fuga di notizie, una soffiata anonima che ha permesso ai giornalisti di accedere a informazioni riservatissime, rimaste per anni celate dietro il velo del segreto bancario svizzero. Questo segreto, nato nel XVIII secolo e rafforzato nel 1934 con una legge bancaria che punisce severamente la divulgazione di informazioni interne, ha garantito per decenni la discrezione dei clienti delle banche elvetiche. Una discrezione che, come emerge dal libro, è stata spesso utilizzata per scopi illeciti.

“Segreti svizzeri” non si limita a fornire una lista di nomi e cifre. Il libro approfondisce le storie dietro i conti, svelando i meccanismi di evasione e riciclaggio, i legami tra il mondo della finanza e della politica, e il ruolo delle banche svizzere in questi traffici. Gli autori dimostrano come il conto in Svizzera sia stato, per molti, uno strumento per sottrarsi al fisco, per nascondere profitti illeciti e per sfuggire alla giustizia. I conti svizzeri, spesso intestati a società offshore, fondazioni o trust, permettevano ai titolari di mantenere l’anonimato e di eludere i controlli delle autorità dei loro paesi.

Il libro evidenzia come il Credit Suisse, nonostante le ripetute promesse di cambiamento, abbia continuato ad accettare clienti discutibili, accumulando scandali su scandali. Tra i nomi emersi spiccano quelli di personaggi come l’ex primo ministro della Georgia, Bidzina Ivanishvili, il presidente armeno Armen Sarkissian, il leader della banda di narcotrafficanti bulgara e molti altri. Ma non solo, anche il Vaticano, attraverso la Segreteria di Stato, aveva conti presso il Credit Suisse, un altro aspetto che aggiunge un ulteriore livello di complessità al quadro.

Gli autori mostrano come il segreto bancario svizzero, inizialmente presentato come uno strumento per proteggere le persone perseguitate (una “favolella ben orchestrata”) si sia trasformato in una copertura per attività illegali. La legge svizzera, in particolare l’articolo 47, punisce severamente chiunque divulghi informazioni bancarie, anche se queste sono di interesse pubblico. Ciò ha rappresentato un ostacolo per i giornalisti e per i whistleblower, che si sono trovati a rischiare azioni penali per aver portato alla luce la verità. La legge svizzera è severa anche con chi volesse solo accertare se una persona ha o meno un conto in Svizzera, tutelando in maniera assoluta la privacy.

“Segreti svizzeri” è un libro che fa riflettere sul ruolo della finanza nella società, sulla responsabilità delle banche e sulla necessità di trasparenza e di una reale tutela della libertà di stampa. La narrazione è incalzante, ricca di dettagli e di aneddoti, frutto di un’inchiesta rigorosa e approfondita. Gli autori non nascondono le difficoltà incontrate nel loro lavoro, le minacce legali, le pressioni e le paure, ma non si sono lasciati scoraggiare, riuscendo a portare a termine un’indagine di grande valore civile e giornalistico.

Segreti svizzeri” seppur con qualche errore e forzatura, è un libro fondamentale per comprendere come i conti in Svizzera, per troppo tempo avvolti nel mistero e nella discrezione, siano stati utilizzati per scopi tutt’altro che nobili, mettendo in luce le falle di un sistema che ancora oggi sembra faticare a cambiare.  Oggi il sistema è molto cambiato, in particolare con l’apertura allo scambio di informazioni. Restano però punti d’ombra vista l’ampiezza del sistema finanziario elvetico e la costante richiesta da parte di personaggi scomodi, si pensi all’ex presidente siriano Assad. Il denaro pur se sporco e proveniente da dittatori, mafiosi e narcotrafficanti attira sempre.

E’ una lettura consigliata quindi a chi vuole approfondire il tema che si intreccia con molte vicende internazionali, di criminalità e geopolitica. Ovviamente ricordiamo poi la nostra guida Conto in Svizzera aggiornata al 2025 (di prossima pubblicazione gli aggiornamenti fiscali che verranno inviati via mail agli acquirenti).

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