Come tutelare i tuoi risparmi nel 2016

investire beni rifugioIn questo inizio 2016 oro, diamanti e in genere i cosiddetti beni rifugio sono gli investimenti che stanno rendendo di più. Sono la conseguenza dell’aumento della domanda di questi beni. La causa? Semplice: il periodo di forte incertezza evidenziato anche dalla forte volatilità delle Borse.

I motivi sono di fatto noti a tutti gli investitori italiani sempre più in difficoltà nell’allocare i loro risparmi:

  • i tradizionali investimenti obbligazionari offrono ormai rendimenti nulli o persino negativi (anche il Btp a 3 anni oggi ha rendimento negativo). Ed è un fenomeno che, viste le recenti manovre della Bce, durerà ancora a lungo;
  • la ripresa economica lenta e incerta ed il rallentamento dei paesi emergenti;
  • il crollo e la volatilità delle Borse;
  • le nuove regole sul fallimento delle banche europee ( bail in) , il recente fallimento di quattro banche (tra cui Etruria e Marche) e le difficoltà di molte altre banche italiane. I clienti bancari quindi si fidano sempre meno a sottoscrivere i titoli della loro banca o a lasciare troppi soldi sui conti correnti;
  • le voci di nuove tasse, in particolare la revisione della tassa di successione.

Il risparmiatore italiano è quindi alla ricerca di un’alternativa solida e affidabile che non sia il materasso per i propri soldi.

 

Rischio patrimoniali e tasse di successione

Non c’è dubbio che la situazione economica e finanziaria in Italia sia solo uno dei principali fattori che spinge la domanda dei beni rifugio. Un altro elemento importante è la sicurezza. In questo caso non solo e non tanto dal punto di vista finanziario, ma dal punto di vista patrimoniale.  Gli italiani oggi temono tasse e patrimoniali.

Non solo! Ultimamente si rinnovano le voci di una revisione della tassa di successione. Si parla di una riduzione della franchigia e di un aumento delle aliquote. E anche alcune polizze vita saranno escluse e potrebbero rientrare quindi nel montante tassato.

 

Come difendere il tuo patrimonio

Abbiamo più volte evidenziato come il conto in Svizzera sia un modo per diversificare il rischio banca e paese. Il sistema bancario svizzero è solidissimo e ti consente di essere pronto a trasferire i capitali all’estero alla prima occasione.

Un’alternativa sono i beni rifugio, in particolare i diamanti. Piccole pietre ma di alto valore che consentono di trasferire facilmente ma in maniera anonima (e del tutto legalmente) grandi valori. L’investimento in diamanti è un ottimo modo per diversificare i tuoi investimenti, inoltre godono di vantaggi fiscali in quanto non subiscono la minipatrimoniale (il bollo) né il capital gain (la tassa sui guadagni). L’investimento in diamanti inoltre ha avuto negli ultimi anni un ottimo rendimento, ancor più positivo nei primi mesi del 2016, spinto da tutti i fattori che ti abbiamo indicato a inizio articolo. Investire in diamanti però non è facile e, come scrive il nostro amico Mirko autore di una guida sull’argomento, siccome l’affare si fa all’acquisto, si rischia di pagar troppo per poi rimanere delusi quando si cerca di vendere (è il caso tipico di chi acquista diamanti nelle banche italiane).

Di fronte alle molte domande ricevute e ai normali dubbi che hanno in questo periodo gli italiani, riteniamo quindi di fare una cosa gradita proponendoti l’occasione di farti facilmente e velocemente una cultura completa con due guide a prezzo scontato.

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ps2. anche se non acquisterai la sua guida, Mirko di Investire in Diamanti ci tiene a consigliare di non acquistare diamanti proposti dalle banche italiane: sono molto cari per via delle commissioni che si prende la banca.

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2 commenti su “Come tutelare i tuoi risparmi nel 2016”

  1. 14/04/2016
    Sono un Vs. iscritto.
    Nella guida fiscale avete spiegato molto bene come calcolare le imposte sui dividendi, interessi plusvalenze ecc. ma le spese bancarie di gestione del conto addebitate è possibile detrarle da questi redditi ed eventualmente da dove ?

    • No, le spese bancarie non sono detraibili (del resto non sono detraibili nemmeno le spese delle banche italiane).

I commenti sono chiusi.