Conto in Svizzera in franchi o in euro? Come risparmiare sul cambio

Praticamente tutte le banche svizzere consentono di avere un conto corrente denominato in euro o in franchi svizzeri. Si tratta in genere di due conti distinti, non di un unico conto multivaluta (con l’eccezione della nuova banca online di cui ti abbiamo parlato nella guida 2022).

Non è un caso quindi che in molti ci chiedano se aprire un conto in CHF o in EUR. In realtà pensiamo che la priorità sia aprire un conto in Svizzera. In genere poi si fa presto aprire un altro conto nell’altra valuta e spostare i soldi. Premesso questo, vediamo pro e contro delle due soluzioni.

Il conto in Svizzera in franchi svizzeri chiaramente offre una migliore protezione di fronte non solo al rischio Italia ma anche al rischio Europa e Euro in generale. Di contro, siccome i soldi di partenza sono in euro, si devono sostenere dei costi di conversione. Inoltre siccome i tuoi redditi saranno presumibilmente in euro e quindi in tale valuta devi fare i conti, sarai sottoposto al rischio cambio. Rischio che può esser anche un’opportunità se il franco svizzero guadagna sull’euro, ma chiaramente anche una perdita in caso contrario. E’ comunque vero che il franco svizzero rimane e rimarrà una valuta rifugio e pertanto il rischio di forti svalutazioni è molto ridotto, mentre è forte  il beneficio di protezione.

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Conto in Svizzera 2022 – conto online a zero spese?

conto in svizzera onlineAbbiamo da poco pubblicato il primo aggiornamento 2020 della guida Conto in Svizzera. Dopo anni di immobilismo o di notizie negative (es. introduzione di commissioni per i cittadini esteri o maggiori vincoli all’apertura di conti da parte di non residenti), quest’anno abbiamo due grosse novità: una positiva e una negativa.

Partiamo da quest’ultima, anche perché poi viene per fortuna compensata dalla notizia positiva. PostFinance è stata una delle opzioni più gettonate dai cittadini italiani grazie alla sua capillarità sul territorio e soprattutto la proposta di un conto risparmio a zero spese. Purtroppo nel corso del 2021 la banca ha totalmente rivoluzionato la sua offerta sostituendo l’offerta di singoli prodotti come i conti correnti con pacchetti di prodotti. Vedremo meglio in dettaglio nella guida nella sezione dedicata a PostFinance le novità, per ora ti basti sapere che non esiste più un conto senza spese. Anzi, ad oggi per aver un semplice conto presso la banca delle Poste Svizzere si paga e anche tanto per via della commissione addebitata ai non residenti elvetici.

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Novità dichiarazione fiscale 2021 conti e investimenti all’estero

dichiarazione fiscale 2021Sono sempre di più gli italiani che devono, pure inconsapevolmente,  fare la dichiarazione fiscale degli investimenti e dei conti correnti detenuti all’estero. Dico inconsapevolmente perché oggi ci sono diversi strumenti e servizi offerti da società all’estero, ma chi li utilizza a volte non sa che c’è l’obbligo di dichiarazione fiscale. Mi riferisco per esempio a tutti coloro che fanno trading tramite società come Interactive Brokers o DeGiro, oppure a chi opera sul Forex con eToro, Avatrade, Plus500, IcMarkets etc.  O chi detiene criptovalute come Bitcoin, Ethereum etc.  O anche a chi detiene un conto di Banca N26 con iban tedesco. Le fattispecie oggi sono veramente tante. Ovviamente includono coloro che hanno un normale conto corrente, con eventuali servizi di investimento annessi, in Svizzera, Inghilterra, Malta … o anche uno dei paesi dell’Unione Europea.

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Conto in Svizzera 2021 – la guida aggiornata

conto svizzera 2021Anche quest’anno, viste le numerose richieste, abbiamo deciso di aggiornare la nostra guida al conto in Svizzera. Come di consueto, gli aggiornamenti saranno minimo due:

  1. la guida Conto in Svizzera, che descrive le procedure per aprire un conto e le varie banche a cui rivolgersi con relativi prodotti, condizioni e limitazioni;
  2. gli aggiornamenti delle due guide fiscali, Dichiarazione Conto Estero e Guida Ivafe.

Per la prima abbiamo da qualche giorno rilasciato l’aggiornamento 2021. Le guide fiscali invece, come al solito, saranno pubblicate verso aprile-maggio, una volta definite le novità e le istruzioni fiscali in merito alla dichiarazione di quest’anno.

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Rischio patrimoniale dopo il coronavirus?

Nell’ultimo articolo ti abbiamo spiegato di prepararti alla fase 2 di questa crisi sanitaria, vale a dire il momento in cui si dovranno far i conti con la situazione economica e con il bilancio pubblico.  Ovviamente ora non se ne parla perché altre sono le urgenze, anche se proprio un ministro italiano ha affermato che si dovranno far pagare più tasse ai ricchi, anticipando quello che sarà il mantra del post crisi e proprio ieri altri due parlamentari hanno rispolverato il tema della patrimoniale per i ricchi.

Del resto già a fine 2020, con la prima finanziaria, l’Italia dovrà far pressoché da sola visto che gli aiuti europei (salvo accettazione del Mes) non saranno pronti. Le stime sui Pil, per quanto raffazzonate possono essere ora, dicono una cosa chiara: la maggioranza dei paesi europei recupererà nel 2021 buona parte della perdita del 2020. La principale eccezione sarà l’Italia, che parte pure da una posizione di svantaggio. Ora tutti pronti ad aiuti di facciata ma immaginatevi quando Germania, Olanda etc. saranno tornati alla “normalità”.  Si tornerà a guardare all’Italia come al malato che mette a rischio l’Europa e deve esser guidato nel seguire le cure.  Sono due i motivi principali per i quali i tedeschi e non solo guardano con sospetto agli aiuti all’Italia:

  1. temono, e non a torto, che quei soldi siano sprecati o comunque usati per forme di assistenzialismo come redditi di cittadinanza, bonus vari senza controlli etc (e i primi interventi non fanno che confermare questi dubbi);
  2. gli è stato detto più volte che gli italiani hanno una ricchezza finanziaria superiore alla loro (in realtà non è vero, ma il messaggio è questo).

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Conto in Svizzera 2020 e crisi Coronavirus

conto svizzera 2019Sono giorni drammatici e impensabili per le nostre comunità. In questo periodo chiaramente non è possibile venire in Svizzera per aprire un conto corrente, è comunque possibile per chi lo ha già, operare online.

Molti ci chiedono consigli su cosa fare. E’ evidente che sia difficile dare risposte al momento. Certo, ora più di prima vale il principio dell’importanza di avere un conto in Svizzera come ancora di sicurezza dove lasciare i soldi. Perché anche se al momento non è tema di discussione, verrà il giorno che, finalmente terminato il pericolo sanitario, si dovranno fare i conti economici. Non sarà subito, all’inizio si fingerà che si possa far fronte all’emergenza con nuovo debito e qualche aiuto europeo. Ma prima o poi i conti si dovranno fare, l’Italia era già in difficoltà prima, non uscirà certamente con qualche aiuto che non cambia la sostanza di come funziona il paese.  E’ quindi ovviamente alto il rischio che quando serviranno altri soldi, con la scusa della solidarietà, arriverà qualche forma di patrimoniale o prelievo una tantum in base ai soldi depositati/investiti in banca con magari il mantra della solidarietà per il paese.

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Rischio patrimoniale in Italia con gli accordi europei

Nel vertice UE del prossimo 12 dicembre sarà in discussione la bozza di accordo sul MES (o ESM), accordo che poi dovrebbe comunque esser ratificato da ogni Stato. I tempi sono ancora lunghi ma è un accordo che si annuncia pericoloso per l’Italia e soprattutto per i risparmiatori italiani.
Eppure sui giornali se ne è parlato poco, a parte per la polemica politica sottostante. Solo il Sole 24 Ore ha chiarito i rischi per il nostro paese, che non sono pochi

Il Mes è il fondo cosiddetto “SalvaStati” che dovrebbe appunto intervenire quando uno Stato, ma anche il suo sistema bancario, va in difficoltà. Il problema del Mes è che si rivelerebbe un boomerang proprio per l’Italia. Se passerà la riforma, i Paesi meno virtuosi che non rispettano i parametri di Maastricht subiranno un’analisi sulla ‘sostenibilità’ del debito prima di ricevere i prestiti. E se avranno un parere negativo dovranno più o meno ristrutturarlo.

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Guida all’investimento nel P2P lending: strategie e tassazione

social lending italiaLa nostra guida “Conto in Svizzera”  è da tempo il punto di riferimento non solo per chi vuole aprire un conto corrente in Svizzera, ma anche  per  chi più genericamente deve dichiarare al fisco i capitali ed i redditi depositati all’estero.

Negli ultimi anni  alcuni lettori ci hanno chiesto informazioni sulle piattaforme di crowdlending e crowdfunding.  Queste piattaforme infatti spesso hanno sede all’estero e, per analogia, si può pensare che subiscano una tassazione simile a quella dei conti correnti o in generale degli investimenti finanziari come azioni o obbligazioni presso intermediari esteri.

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La caduta del governo è un rischio per i tuoi soldi?

Puntualmente ad ogni crisi politica o finanziaria il nostro blog riceve un aumento delle visite e ovviamente aumentano anche le vendite della guida Conto in Svizzera.  Possiamo infatti ormai vedere le visite al nostro sito per capire cosa succede in Italia. La recente crisi politica con la caduta del governo ha riportato in auge il tema dello spread e soprattutto della sicurezza dei risparmi. Pertanto molti italiani sono tornati a cercare soluzioni e il Conto in Svizzera è ovviamente un classico.

Ci sentiamo comunque di tranquillizzare quelli che ci hanno chiesto se è opportuno spostare il grosso dei risparmi. Per ora non ci sembra il caso di generare allarmismi eccessivi. Ma ci sono alcuni punti che ci sentiamo di evidenziare.

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